27 febbraio 2006

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mi dicono che parlo parlo ma in fondo non dico niente...

24 febbraio 2006

CARNEVALE



Super serata ieri...un concerto in piazza San Marco illuminata a giorno...tutti ballavano. E' questo il nio piccolo mondo fatto di persone che chiamo speciali...sono riuscite a fermare un quarto della piazza,non potevano non guardarle. Una sensazione forte, mi hanno spaccato il cuore...me ne stavo lì immobile a guardarli,non potevo fare niente se non piangere emozionata,di gioia...perchè solo loro mi fanno essere veramente me stessa, a tutto tondo.Vorrei far entrare molti nel mio piccolo mondo perchè chiunque merita di conoscere persone così ma ne sono un po' gelosa e solo pochi meritano questo.Erano una cosa sola, un solo respiro,un movimento unico...tanto fascino da attirare tutto ciò che c'era intorno,come un buco nero.Tanta forza da farmi piangere...se ne sono accorti e mi hanno abbracciata forte.Volevano che entrassi anch'io in quel momento perfetto...ma avrei rovinato tutto...mi bastava vederli così,forti,appassionati e pieni di una vita che non è comune.Non ci credevano...ma era successo.

Canzoni,parole,risate,balli e abbracci...sembra poco ma quando sono le persone giuste a darti questo tutto assume un profumo diverso.

"Quando il livello di perfezione è tale ho persino paura a muovere un muscolo.La perfezione genera paura. E' il mio tentativo di fissare quell'attimo di incontaminata armonia e impedirgli di fuggire"(F.Renga)

Vorrei essere più brava con le parole per potervi descrivere...non so chi ringraziare per averli conosciuti.Intanto vi ripeto quello che ho detto fino alla nausea ieri...anche Nin avrebbe pianto se vi avesse visti.

16 febbraio 2006

Scrivere...di cosa?
Parlare...per quale motivo?
Azioni che appartengono alla testa...
E' il cuore che decide...
bisogna lasciarlo decidere...
nessuna direzione...
non è pensare dove andare...
non è prendere una decisione...
è sentire chiaramente una sensazione,
riconoscere finalmente un segno,
basta solo un dettaglio
per dimenticare di avere una testa.
L'oblio in psicologia è la capacità naturale della mente di dimenticare parti di informazioni altrimenti la memoria non avrebbe ricambio...
la mia di mente non si svuota...
resta lì a tormentarmi...
resta lì a pungermi...
e così non posso sentire quel dettaglio.
Mi sento sbagliata...

09 febbraio 2006

BOLLE DI SAPONE...

05 febbraio 2006

IL CANTO D'AMORE DI ALFRED PRUFROCK

Perhè già tutte le ho conosciute,conosciute tutte:
ho conosciuto le sere, le mattine, i pomeriggi,
ho misurato la mia vita con cucchiaini da caffè.
Conosco le voci che muoiono con un morente declino
sotto la musica giunta da una stanza più lontana.
Così, come potrei rischiare?
E ho conosciuto tutti gli occhi,conosciuti tutti:
gli occhi che ti fissano in una frase formulata,
e quando sono formulato,appuntato ad uno spillo,
quando sono trafitto da uno spillo e mi dibatto sul muro
come potrei allora cominciare
a sputar fuori tutti i mozziconi dei miei giorni e delle mie abitudini?
Come potrei rischiare?
E ho già conosciuto le braccia,conosciute tutte
le braccia ingioiellate e bianche e nude.
E' il profumo che vienee da un vestito
che mi fa divagare a questo modo?
Braccia appoggiate a un tavolo, o avvolte in uno scialle.
Potrei rischiare allora?
Come potrei cominciare?
...
Io non sono il Principe Amleto, nè ero destinato ad esserlo,
io sono un cortigiano,sono uno
utile forse a ingrossare un corteo,a dar l'avvio a una scene o due,
ad avvisare il principe; uno strumento facile di certo,
deferente, felice di mostrarsi utile,
prudente, cauto, meticoloso,
pieno di nobili sentenze, ma un po' ottuso;
talvolta in verità,quasi ridicolo,
e quasi a volte buffone.
(T.S.Eliot)

02 febbraio 2006

LA CHIAMANO DIVERSITA'

Sei la mia famiglia,sei il mio migliore amico, sei importante.
Sai sempre comportarti con me visto le mie lune, sempre presente.
A tuo modo sai che sono insicura, che ho paura della solitudine,che ho bisogno che le persone mi vogliano bene per essere forte.
Riesco a fare qualsiasi cosa se ho qualcuno che mi ascolta, e tu l'hai capito.
Sempre pronto a dirmi di stare tranquilla anche se magari non mi capisci.
Forse non sempre sai come rispondermi...
Sono migliaia le cose che dico e tu non puoi fare altro che filtrarle, come del resto io non posso fare altro che intuire senza chiedere.
Sai che ho sempre bisogno di difendermi, non per mancanza di fiducia, sono troppe le cose che mi feriscono.Ogni volta che la difesa cade sei li pronto a prendermi al volo e io mi lascio cadere tranquilla.
Sei un punto fermo mentre io non trovo mai pace.
Mi hai insegnato a dare il giusto peso, a non prendere troppo sul serio la vita.
Sei così forte, immobile, sicuro...mentre io sempre instabile, in piedi su un filo, spaventata.
La distanza, la vicinanza.
L'inverno, l'estate.
I vizi dell'esistenza che mi consolano.
Mentre tu ti basti.
Scegliere senza rimpianti.
Scegliere senza forza.

01 febbraio 2006

Locale cubano.
Sorrisi, si leggono testi teatrali o quasi.
Rum, vino, birra.
Ziella fa collezione di personaggi.
Dice:"Colleziono persone.Le scrivo in questo quaderno comprato proprio per questo, ma non rileggo mai."
Paranoie, risate, chiacchere.
"Il tuo studio è il più vero,il più intenso, hai lasciato un buco."
"Ci manchi."
Anche io manco a me stessa.
Il giorno sarebbe arrivato, ne ero sicura.
Ad ognuno una festa: chi è Ferragosto? chi è l'otto marzo? chi martedì grasso? Chi è tutti i giovedì?
Non c'è una festa per me.
Mi chiamano "OCCHI", ma dicono che sono diversi dal normale.
Sigarette, musica, cani.
Il cameriere si avvicina al tavolo:"Voi fate teatro?C'è un'aurea intensa qui."
Ad ognuno il suo personaggio.
Entrerei a pennello nella parte di tutti ma non nella mia.
Non so nemmeno quale sia il mio copione.
Pelle bianca o sangue tinto di nero...ora sembra una previsione.
Mi dicono che con me si può parlare.
Odio questo,è quello che devo cambiare.
Sono stanca di ascoltare.
Stanca dei consigli.
Ma non mi stanco di sentirmi capita.
Non mi stanco di sentirmi importante.
Non mi stanco di me...
ma devo farlo.
Imparare a essere stanca di me.
Imparare a non sognare e basta.
Imparare a non pensare.
Fari, saluti, notte.
Sono arrivata o partita?