15 maggio 2010

L'ISOLA CHE NON C'E'...


Fuori piove e sdraiata sul mio letto penso...solitamente la pioggia mi mette tranquillità ma oggi è la malinconia a fare da padrona.
Una malinconia positiva, di quelle che riescono a farti sorridere con uno di quei sorrisi che appena si notano ma che ti illuminano gli occhi...
laggiù il tempo sembra si sia fermato, tutto scorre su ritmi e colori diversi da qui, lì si respirano le persone, lì si può sentire la vicinanza anche a chilometri di distanza.
Sono bastati pochi giorni e mi sono innamorata dell'isola che non c'è...un posto dove mi son sentita me stessa e, non per fare la vittima, devo ammettere non mi capitava da un po'. Lì si può essere solo se stessi forse perchè è la parola da fare da padrona...non è necessario spostarsi, cercare il divertimento a tutti i costi in mezzo a centinaia di persone sconosciute...lì l'unica cosa che si fa è tirar fuori chi si è...e parlare, parlare per ore di tutto con persone che a loro volta ti raccontano la loro vita in due ore ma due ore dense di verità.
Profumi diversi, decine di angoli che ti stupiscono e che ti ristupiscono se li guardi da un altro punto di vista...dal bordo della scogliera, da una collina di notte con la luna piena, da un traghetto, da uno scalino di fronte a un portone, da dietro il finestrino della macchina...da lì si riesce a vedere tutto da lontano e a dare il giusto valore alle cose che fino a qualche ora prima sembravano primarie, inossidabili e radicate nel cervello...insomma si riesce a vedersi in terza persona, da fuori...
un'esperienza bellissima nata da una proposta fatta per caso dietro il bancone del colorado cafè con le valige sempre pronte e la voglia di conoscere e capire i miei limiti.
Tante sane risate, tanto calore...ecco la sensazione che ho provato...arrivi lì e dopo le prime ore di smarrimento ti senti a casa, tutto diventa famigliare e riconoscibile in poco tempo...ed è amore a prima vista...già, chi l'avrebbe mai detto che mi sarei innamorata di un'isola?
Grazie a tutte le persone che me l'hanno fatta conoscere, che la vivono e che l'hanno vissuta con me.