20 ottobre 2005

PERLE DI SAGGEZZA

O LA BORSETTA O LA VITA

Come il rospo deve avere la sua foglia di ninfea,il tenente Colombo il suo impermeabile e Bertinotti il portaocchiali, così anche le donne per esistere non possono fare a meno di un accessorio vitale dal quale raramente si separano: la borsetta.Oggetto che distingue la donna dall'uomo come fanno le corna con il toro e la mucca.
La borsa per la donna non è un completamento,un extra, un optional facoltativo.No.Fa proprio parte di lei,come una protuberanza naturale.Come il naso per intenderci...
...la caratteristica fondamentale dell'aggeggio in questione è il peso. Di solito una borsa come si deve pesa più o meno come una vacca di Pragelato.Perchè noi ci teniamo dentro tutto. Dal portafogli alla manopola del gas che non si sa mai che nei nostri giri trovassimo una bottega che la ripara. E anche il portafogli del nostro boy che,come sempre,se ne approfitta. E se adesso va di moda la micropochette, non c'è problema. Gonfiamo anche lei fino all'orlo come un calzone ripieno. La borsa ha da essere riempita. Sta scritto nella sua natura di borsa.
Al momento la mia contiene :due libri pesanti, la raccolta punti del supermercato, i braccialetti antinausea dell'aereo, il telefonino, quattro o cinque specie di caramelle, la pomata per l'herpes, uno stecco usato del ghiacciolo, una manciatina di liquerizie sparse, un biglietto da visita... manca ovviamente il portafogli che sta ovunque meno che in borsa. E le chiavi. Che riposano sedimentate sul fondo. Se mi portavo dietro la casa come una lumaca o una tartaruga facevo prima.


IO E ROCCO SIFFREDI

Cari miei, ci sono momenti nella vita che lasciano un senso. Altri ancora una cicatrice. Per me è andata proprio così. Avete presente quella trasmissione di RaiTre che si chiama "Milano-Roma"?
Quella in cui due tipi fanno il viaggio insieme perlottando per ore del più e del meno? Anche io l'ho girata. E sapete con chi? Chi potevano affiancare ad una duchessa quale io sono? Rocco Siffredi,che domande...!
Rocco Siffredi pare sia un fenomeno della natura.Non si offendano i maschietti ma si parla di misure ai confini della realtà. Ventisette centimetri è tanto.
E' come una mensola del tinello, di quelle che ci appoggi sopra le piante grasse.Un promontorio della paura. Cape Fear. Con lui al fianco mi sentivo serena come l'ultima moglie di Barbablù...
Gli chiedo: "ma come fai quando devi rigirare la scena?Lo riponi nell'apposita vaschetta salvafreschezza?".
Fa finta di non sentirmi. Lo incalzo. "Quindi sei un libero professionista...non smetti mai...ti porti anche il lavoro a casa...". Silenzio.
"Usi il viagra?la pillola che fa diventare dure anche le lumache? Mi han detto che i panettieri non la prendono perchè fa diventare duro anche il pane..."Non ride.
Povero Rocky horror...mi gira cento porno all'anno,sarà stanco come una bestia. Magari guido un po' io.
Un paio di centimetri mi separano dal suo grande cocomero. Ocome lo vogliamo chiamare? Cannone di Navarone? Stelo di giada? Nibelungo? Stecco ducale? Sturm und drang? Sacro Aspromonte? Gli dico:"lo conosci quel film porno con Gilbert Becaud e Gilbert Belcul: chi ha spompè la pompadour?" Dorme. Io faccio questo effetto agli uomini.

(Luciana Littizzetto-Sola come un gambo di sedano)

2 Comments:

At 20 ottobre, 2005, Blogger Unknown said...

Cannone di Navarone??? :-D
Hehehe... che sema!!!

Mi e' piaciuta quella della borsetta, 'ciana ci ha colto in pieno!!

BBB (Bye Bye Bu).
Fra.

 
At 22 ottobre, 2005, Blogger bu said...

si si...è proprio esilarante.Ho ritrovato il libro per caso,avevo dimenticato di averlo.Ho riletto qualche pezzo e mi sono piegata dal ridere!!!

 

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