06 ottobre 2005

Una canzone disperata- PALO NERUDA

Il tuo ricordo emerge dalla notte in cui sono.
Il fiume riannoda al mare il suo lamento ostinato.
Abbandonato come i moli all'alba.
E' l'ora di partire, oh abbandonato!
Sul mio cuore piovono fredde corolle.
Oh sentina di rifiuti,feroce tana di naufraghi
In te si accumularono le guerre e i voli.
Da te innalzarono le ali gli uccelli del canto.
Tutto hai inghiottito,come la lontananza,
come il mare,come il tempo.Tutto in te fu naufragio!
Era l'ora felice dell'assalto e del bacio.
L'ora dello stupore che ardeva come un faro.
Ansietà di nocchiero,furia di palombaro cieco,
torbida ebrezza d'amore,tutto in te fu naufragio!
Feci retrocedere la muragli d'ombra,
andai oltre il desiderio e l'atto.
Oh carne, carne mia,donna che amai e persi,
te,in quest'ora umida,evoco e canto.

1 Comments:

At 12 ottobre, 2005, Blogger Unknown said...

Ehi, ciao "Attrice ormai affermata nel mondo del teatro".
So che ti piacciono le poesie ... prova a seguire questo link ... http://libresrimes.blogspot.com/

fammi sapere...
fra

 

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